Nel cuore della Valle Telesina, nel paesino di San Lorenzello (BN) famoso per le magnifiche ceramiche e l’antiquariato.

Dove i coniugi Marisa Taffuri e Maurizio Pouchain, con il figlio Enrico proseguono il loro progetto sulla produzione di un grande vino rosso, l’Aglianico. Fiore all’occhiello dell’azienda è la cantina realizzata all’interno di Villa Sasso, eredità dell’ingegnere Pouchain.

Maurizio Pouchain discende da un’antica famiglia meridionale, peraltro nota a San Lorenzello fin dalla prima metà dell’800, quando la famiglia materna, la dinastia dei Sasso, acquistò dai baroni Magnati la casa con corte sulla Via di Faicchio. Un “casino” di campagna, un tempo destinato alle battute di caccia del duca Carafa di Maddaloni, in seguito divenuto famoso ai primi del ‘900 per essere stata la dimora del generale Ferdinando Sasso, aiutante di campo del re Savoia, amico personale di d’Annunzio e collaboratore del Duca della vittoria Armando Diaz.

Il generale Sasso è stato tra gli eroi della grande guerra, mentre suo padre, l’ingegnere Pasquale Sasso, progettò l’architettura della chiesa parrocchiale, oggi dedicata a San Lorenzello.

Attingendo a questa tradizione di cultura, di storia, di attaccamento alla terra di San Lorenzello, Maurizio Pouchain e la moglie Marisa Taffuri hanno creato un’azienda vinicola di eccellenza nelle cantine della “casa del generale” dove un tempo vinificavano i coloni dei Sasso.

Così a partire dalla vendemmia 2000, dopo accurate ricerche e selezioni delle tecniche di coltivazione e vinificazione effettuate dall’agronomo Pierluigi Donna e dall’enologo Cesare Ferrari, nasce un eccellente Aglianico D.O.C. Sannio vinificato in purezza.

I due vini “Enrico 1°” e “Enrico 1° di Villa Sasso” sono prodotti con la tecnica dei “vignerons” francesi, dalla messa a dimora dei vitigni, alla potatura, alle operazioni culturali, al monitoraggio della maturazione, alla moderna vinificazione.

In particolare il processo di maturazione, e quindi la valutazione del momento ottimale per effettuare la vendemmia, viene attentamente monitorato avendo presente non solo l’evoluzione del grado zuccherino e della acidità fissa, ma anche dei polifenoli.

Tra la fine di Ottobre e i primi di Novembre, le uve appena raccolte nei vigneti dell’azienda vengono diraspate e messe a fermentare a temperatura controllata per almeno tre settimane. Al termine della fermentazione, dopo una soffice spremitura, il mosto passa direttamente nelle botti di legno.

Il periodo di affinamento in barrique di rovere francese e di diciotto mesi, me nel degustarlo sorprende il grande equilibrio tra il frutto e il legno, ottenuto seguendo le più avanzate tecniche di vinificazione dell’aglianico.

L’Aglianico D.O.C. dell’azienda Taffuri è un vino per una èlite, per intenditori, per coloro che amano la civiltà del bere, è simbolo di benessere, di allegria, di buon gusto e di uno stile di vita che sempre più appartiene al nostro tempo.

Aglianico 100%. Invecchiamento in barrique per 12 mesi e poi in pregiate botti di rovere per almeno altri 12 mesi, affinamento in bottiglia per non meno di 6 mesi.
Colore granato molto intenso con riflessi violacei, profumo intenso e persistente.

Premio DOUJA D’OR – ASTI 36° Concorso Nazionale Vini D.O.C. e D.O.C.G.
Aglianico 100%. Invecchiamento in barrique per 18 mesi e poi in pregiate botti di rovere per almeno altri 18 mesi, affinamento in bottiglia per non meno di 6 mesi.
Colore granato saturo, profumo intenso e persistente.